martedì 31 ottobre 2017

FIERA DEL LIBRO DI HELSINKI 29.10.2017

Ciao a tutti!
Dopo tanti mesi finalmente sono riuscita ad allontanarmi un po' da Hämeenlinna ed andare nella capitale Helsinki, e quale migliore occasione se non la Fiera del libro?
Il giorno che ho scelto é stato l'ultimo e cioé domenica 29.10. Il motivo di questa scelta è stato perché in questo giorno Jyrki Linnankivi (aka Jyrki69, il cantante dei 69EYES) aveva sia una signing session del suo libro Kulkurin Valssi, di cui presto leggerete la mia recensione, che un intervista a porte aperte, sempre sul suo libro, dove potevamo partecipare, ed io era più di una anno che desideravo la mia copia del libro con un autografo personalizzato, e ovviamente ho perso il conto degli anni che ho desiderato una foto con lui.
Un sogno il mio che finalmente ho realizzato, e per questo provo una immensa gratitudine mi dó un bel +,  perché  non mi smentisco mai in quanto a coerenza e perché non smetto mai di credere nei miei sogni e faccio tutto quello che posso per realizzarli.

La giornata in fiera è stata stupenda. Inizialmente temevo in un disastro a dire la verità, perché per la prima volta,  per scelta, avevo deciso di andare sola, ma ho realizzato che tutte le prossime fiere del libro le voglio fare in solitudine, non perché sto diventando un asociale, ma perché le fiera del libro è un qualcosa di davvero personale e per essere totalizzante, la devi vivere in solitudine, perché in questo caso, solitudine significa libertà.

Appena arrivata ho lasciato il mio cappotto e la borsa grande al guardaroba e sono entrata con l'intento di cercare lo stand dove sarebbe stato Jyrki. Armata di mappa mi sono messa a cercare la sezione, ma io non sono una gran cima nel capire le mappe e il numero dello stand scritto sulla mappa non coincideva per niente con quello che in realtà ci ho trovato...non vi nascondo che mi sono sentita mancare il terreno sotto i piedi per un momento, così ho nuovamente rifatto il giro per capire  e niente, ormai presa dallo sconforto sto per riprartire dall'inizio della fiera e farmi tutti i corridoi fregandomene della mappa, quando senza volerlo, o forse perché era destino, sbatto per sbaglio in un individuo di nero vestito, alzo lo sguardo e chi mi trovo di fronte? Jyrki.
Ecco il cuore  ha perso un colpo, che aveva gli occhi belli lo avevo capito dalle foto ma vederli davvero ti lascia senza fiato. Mi scuso e lo saluto dicendogli che sarei andata per la firma della mia copia ma che non stavo capendo un cavolo della mappa e quindi non avevo trovato lo stand,  lui molto gentilmente mi ha indicato la direzione e quando ci siamo salutati mi ha detto che ci saremmo visti presto.Che poi io naive quale sono, lo stand di Rosebud era il più grande, ma io pensavo che sarebbe stato prima al Like ( la CE con cui ha pubblicato il libro) Poi all'OTAVA e poi al Rosebud...in pratica questi tre stand erano tutti dentro ad uno stand, il Rosebud appunto.

Guardo l'orologio, la mia carissima amica Roxana Crisologo stava avendo un reading di poesie nel "Salotto" della fiera , così con passo lesto mi dirigo all'entrata della fiera dove era il salotto. Non era solo per Jyrki che ero in fiera, e Roxana era da troppo tempo che non la incontravo, quindi ho passato un bella oretta abbondante con lei, Daniel Malpica e Zoila Forss, che altri non sono che i creatori del progetto multiculturale di Helsinki chiamato Sivuvalo, nel quale sono anche io e per il quale ho fatto i miei migliori readings. Abbiamo parlato di tutto e di più, ma soprattutto di poesia e libri. Quanto mi erano mancate queste conversazioni! Quanto mi erano mancati tutti loro!
Roxana era appena rientrata da Milano, dove era stata ospite ad un evento culturale internazionale con le sue poesie, quindi era stanca ed è tornata a a casa nel primo pomeriggio,  subito dopo il nostro tanto sospirato caffè insieme, ed io ero di nuovo da sola, e questa volta la direzione era lo stand del Rosebud, dove appunto Jyrki stava avendo la sua signing session.
Arrivo, mi guardo intorno, al tavolo con Jyrki ci sono anche i disegnatori e "genitori" di uno uno fra i comic books piú in voga e venduti,  fra i ragazzi finlandesi Tatu ja Patu

La dea bendata per un momento ha deciso di togliersi la benda e in fila da Jyrki, in quel preciso istante ci sono solo io. Mi avvicino, mi sorride e mi guarda di nuovo con quegli occhi stupendi e mi chiede il nome, mi fa la dedica sul libro e abbiamo anche la possibilità di parlare un po', gli dico che anche io sono una poeta ed una scrittrice ma purtroppo pubblico solo in Italia, perché il mio finlandese ancora non è ad un livello sufficiente per scrivere senza l'aiuto di un buon traduttore, e per buono escludo a priori il google translator, e per traduttore intendo una persona in carne ed ossa. 😈
😈😈
Parliamo ancora un po' dei suoi progetti futuri come scrittore, mi chiede  dei miei come poeta e scrittrice,  poi lo lascio al suo lavoro, avrei voluto chiacchierare con lui ore, ma in questa occasione non è stato possibile e non sarebbe stato giusto nei confronti di altri, anche se a dire il vero quando l'ho salutato non ho visto nessuno in fila impaziente e a lui piaceva parlare.

Continuo a fare i miei giri fra gli stand, perché ho deciso di iniziare a collezionare anche le versioni finlandesi dei libri della Rice, ma non sono stata fortunata, ho ancora un paio di ore prima dell'intervista e per non arrivare tardi vado anche vedere dove è la stanza... Bé ho incrociato Jyrki almeno altre tre volte agli stessi stands dove ero io e alla fine ci siamo guardati e ci siamo messi a ridere magari pensando a chi stava seguendo chi, perché davvero si poteva pensare che lo stavo seguendo, ma no, non lo seguivo, il caso ha voluto che avessimo gli stessi interessi e ci trovassimo nelle stesse sezioni nello stesso momento: Filosofia, Fantasy, Antiquario e libri a 2e, a volte si trovano veri e propri gioielli. 

Ore 16.00 inizia l'intervista. Mi siedo in terza fila con il mio bel bottino sulle gambe, ho trovato alcuni libri, ma non quelli che cercavo. Risponde alle domande e riesco a seguirlo abbastanza bene e capire abbastanza bene quello che dice, il muro della lingua è sempre quello che un po'  mi blocca ma sono contenta di aver dimostrato a me tessa che si, non posso ancora scrivere un romanzo o una poesia complessa, ma capisco il finlandese abbastanza bene e lo parlo anche abbastanza bene ed al momento delle domande, dal pubblico, io gli faccio le domande da scrittrice e gliele faccio in finnico, e gliele faccio 2 per la precisione:

1: Durante la stesura del libro hai avuto delle parti che ti sono rimaste difficili da scrivere?
2. Hai avuto il blocco dello scrittore?

Alla prima domanda ha detto di no, le uniche difficoltà sono state nel costruire i capitoli senza entrare troppo sul personale e quindi senza citare le varie girlfriends che lo hanno accompagnato nei suoi viaggi. È un libro che è stato inserito nella sezione viaggi ed infatti racconta i suoi viaggi in giro per il mondo come giovane studente appassionato di musica che, lavorava come lavapiatti nella Finnair e  risparmiava ogni marco ( la moneta corrente a quell'epoca era il marco finlandese)  che poteva per andare negli USA almeno una volta all'anno sia per seguire i suoi idoli sia  per assistere alla nascita di quelle che sono poi diventate icone nel mondo del rock dagli anni '90 in poi, nella recensione scriverò meglio di questo.

Alla seconda domanda ha risposto che per quel libro non ha avuto blocchi, ma li sta avendo per quello che sta scrivendo adesso e da bravo scrittore, sta facendo ricerca adesso ed ha un idea di quello che vorrebbe scrivere ma stenta a decollare. Avrei voluto dirgli che conosco come ci si sente, ma era l'intervista a Jyrki non una conversazione fra me e lui, ma la mimica del mio viso ha parlato per me.

 Il tempo a disposizione era finito, l'ho lasciato a firmare altre copie del suo libro, con una gioia immensa nel cuore. Sono soddisfatta di quello che sono riuscita a fare nel breve tempo a mia disposizione, sono felice di non essere andata in brodo di giuggiole come temevo, sono pur sempre una fan dei 69EYES  e di Jyrki, ma in quel preciso contesto ero anche io una poeta e una scrittrice ed é stato questo il mio proposito fin dall'inizio.

Oggi è Halloween, oppure Samhain, come preferisco chiamarlo io  ed é iniziato anche il Blog Tour del secondo libro della saga Orpheus: IL DEMONE DELLO SPECCHIO.
Sono partita un po' zoppicante, ma rispetto il parere dei lettori, anche se trattandosi di un blogtour lo scopo sarebbe stato quello di incuriosire ipotetici lettori e promuovere, ma così va la vita, non si piace a tutti e la ragazza che ha recensito il libro aveva la versione pdf non definitiva...
Trovate il link all'evento QUI,  ed il link al blog  Sale e Pepe QUI

Ci rileggiamo domani con la seconda tappa del Blog Tour. 

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